LA PAPPA REALE
La pappa reale si presenta come una sostanza gelatinosa, astringente in bocca e dal sapore acidulo. È prodotto dalla secrezione delle ghiandole delle api nutrici. Deriva dalla trasformazione del polline.
La composizione
Principalmente acqua (57-70%), proteine (14-15%), zuccheri (12-13%), lipidi (3-4%) e minerali (2%). Contiene vitamine principalmente di tpo B.
Le sue proprietà
Sostenimento del corpo nei cambi stagionali, nei periodi di stress e di sforzo lavorativo. In casi di depressione, in convalescenza; stimolante
dell’appetito, del metabolismo per bambini prematuri o con carenze nutrizionali e per pazienti anziani.
Controindicata per persone che soffrono di allergie gravi al polline o ipersensibilità ai prodotti stessi.
Come usarla
Si consiglia l’assunzione a digiuno e per via sublinguale di 500 mg al mattino per un periodo di 6 settimane, ripetibile nel corso dell’anno.
Conservazione a temperatura tra 0 e 5 gradi per circa 18 mesi.
Fonte: Mieliditalia Unaapi.
IL POLLINE
Il polline costituisce la parte maschile nel ciclo biologico della pianta ed è un organismo vivente. È una eccezionale sostanza proteica ed è un
concentrato di fermenti lattici vivi e micronutrienti.
La composizione
È composto da acqua (16%), proteine (20%), aminoacidi liberi (22%), zuccheri (37%) e altre sostanze (2%) come lipidi, vitamine, sali minerali ecc.
Le sue proprietà
1) Contiene bioflavonoidi che abbassano il colesterolo, rafforzano i capillari, riducono le infiammazioni, sono antivirali, antibatterici e anticancerogeni.
Contiene quercetina che lo rende antistaminico, antiallergenico e antiasmatico (aiuta a curare asma, bronchiti, sinusiti, raffreddori, allergie ecc.).
2) Contiene rutina che tonifica i capillari quindi aiuta per le vene varicose e l’insufficienza venosa, l’ipertensione.
Contiene licopene: utile contro l’ingrossamento della prostata (in specifico il polline di castagno).
3) È tonico, nutritivo, rinvigorente – antidepressivo ed euforizzante – efficace contro la stipsi, le coliti e le infezioni intestinali – contro i trigliceridi alti
e il colesterolo – è disintossicante del fegato – migliora acne e difese immunitarie.
Come usarla?
Un cucchiaio da pasto al giorno, meglio se al mattino. Si può accompagnare con un bicchiere di acqua tiepida dolcificato con del miele, oppure con dello yogurt o nel latte. Se si temono allergie specifiche, provare a tenere in bocca pochi granuli senza deglutire: se c’è ispessimento o infiammazione della mucosa della bocca non bisogna consumarlo. Altrimenti lo si può fare, anche se si nota pizzicore alla gola o la voce diventa roca: è un effetto momentaneo, tra l’altro benefico per le corde vocali.
Come conservarla?
Si consiglia in luogo asciutto, possibilmente buio, a temperatura di 20-25 gradi.
Fonte: Le api Biologia di Alberto Contessi, Paolo Faccioli abeterosso@unaapi.it.
LA PROPOLI
La propoli è una patina resinosa che le api trovano su alcune gemme e che elaborano tramite le loro secrezioni ghiandolari. La utilizzano soprattutto
per l’azione antisettica ma anche per otturare le fessure nell’alveare o per ridurre lo spazio di ingresso all’arnia se troppo grande (da qui
il nome di propoli dato probabilmente da Aristotele: pro=davanti e polis =città).
La composizione
Contiene 300 molecole attive ed è composta da 30% di cera, 50% di resine e sostanze balsamiche, dal 10% di olii essenziali, dal 5% di polline e
dal 5% di materie organiche o minerali. La componente più interessante è data dai flavonoidi (antiossidanti e antiinfiammatori).
Le sue proprietà
1) Svolge azione battericida o batteriostatica, rafforza l’azione degli antibiotici (non per l’ampicillina);
2) è antiinfiammatoria, antivirale (es. per
herpes simplex), anticoagulante e fungicida;
3) inibisce la crescita delle cellule tumorali, è antiossidante, cicatrizzante e immunoregolatore. Ha effetto disintossicante e protettivo del fegato – è stimolante della circolazione sanguigna;
4) la frazione volatile della propoli, tramite diffusore, è molto efficace contro le affezioni delle vie respiratorie e l’influenza.
Come usarla?
Si possono assumere fino a 20-25 gocce 2-3 volte al giorno per gli adulti, 10-15 gocce per i bambini; si possono mettere su un po’ di miele o
direttamente in gola, facendo attenzione a non toccare la pipetta con la bocca. Non fare andare la propoli sui denti, in quanto l’alta
percentuale di cere e resine potrebbe macchiare lo smalto.
Si può usare tutte le mattine per prevenire malattie da raffreddamento.
Come conservarla?
Grazie alle sue spiccate proprietà antimicrobiche presenta una notevole capacità di rimanere inalterato nel tempo. È sufficiente tenerla in
Luogo fresco e al riparo dalla luce.
Fonte: Mieliditalia Unaapi
Varie Soluzioni di Propoli
Soluzione idroalcolica: consigliabile negli adulti perché è la più efficace (l’alcool ha la maggior capacità estrattiva). È composta dal 30% di propoli diluita in alcool etilico.
Soluzione idroglicerica: è composta esclusivamente da glicerolo di origine vegetale, acqua e propoli al 30%. Ha un’azione più blanda rispetto alla soluzione alcolica per l’inferiore capacità estrattiva del glicerolo. È indicato prevalentemente per i bambini sopra i tre anni e per gli anziani.
Sotto i tre anni si può iniziare con una o due gocce al giorno e vedere se ci sono reazioni allergiche. Se tutto va bene si può arrivare a
10 gocce giornaliere. Per i bambini la si può diluire nel latte, nella camomilla o in un succo
Timopoli: la combinazione tra timo e propoli esalta l’azione battericida e antisettica rendendola efficace nei primi stadi di raffreddamento.
L’erisimo esercita un’azione antiinfiammatoria sulle corde vocali. Il Timopoli è in soluzione spray e si usa nebulizzando il prodotto in gola per 3-4 volte al giorno.
Fonte: Giardino Semplici.
IL MIELE
Il miele è principalmente formato da zuccheri (dal 95 a più del 99% della sostanza secca), tra i quali glucosio e fruttosio (85-95%), generalmente con prevalenza del primo. Tutti i mieli, al momento dell’estrazione, sono liquidi ma, in seguito e in tempi diversi, interviene la cristallizzazione che è una loro caratteristica.
Il miele ha una conservazione lunga, se posto ben chiuso in luogo fresco e al riparo dalla luce, e non diventa mai nocivo per la salute. Con il tempo però il patrimonio vitaminico ed enzimatico tende a degradarsi.
È diffusa l’abitudine di attribuire ad ogni miele uniflorale un uso terapeutico: anche se è probabile che i mieli derivati da queste piante contengano, in piccole quantità, gli stessi principi presenti nei fiori, questo per il momento non è ancora stato dimostrato.
Le sue proprietà
1) Per ferite, ustioni o ulcere: ANTISETTICO-ANTIOSSIDANTE-UMETTANTE.
2) Per stipsi: blandamente LASSATIVO.
3) Per la tosse: demulcente (sfiamma le mucose e lenisce l’irritazione).
4) Per le ulcere gastriche e le gastriti: ANTINFIAMMATORIO E ANTIBATTERICO.
Come usarla?
Coadiuvante in malattie cardiovascolari, elimina l’etanolo dal sangue dovuto ad alcolismo, affianca e migliora l’azione di antibiotici, come profilassi contro l’influenza, per la secchezza delle mucose delle prime vie aeree ed altro ancora.
Miele: alimento energetico
Il miele è particolarmente valido per:
– gli atleti o chi svolga esercizio fisico. È consigliabile subito prima, durante e anche dopo lo sforzo per favorire il recupero;
– studenti e intellettuali un cucchiaino di miele può ripristinare la funzionalità mentale in caso di affaticamento e perdita di concentrazione;
– persone deperite, malate o in convalescenza: una piccola quantità di miele sciolto in un po’ d’acqua può ridare loro un po’ di forze;
– chi è a dieta: l’elevato contenuto in fruttosio di tutti i mieli, in particolare di quello di acacia, fornisce un elevato potere dolcificante. Si può quindi usare una quantità di miele inferiore a quella che si userebbe di zucchero, risparmiando alcune calorie;
Contrariamente il miele va consumato con moderazione in caso di:
– diabete (a meno che non sia inserito nella dieta dal medico);
– sovrappeso o obesità: l’apporto energetico del miele è notevole (320 Kcal/100g).
Miele in cucina:
– è un conservante;
– è antiossidante: al posto del limone o dell’aceto evita che certi alimenti diventino scuri (es. mele, carciofi..);
– è igroscopico.
Se viene usato al posto dello zucchero occorre ridurre un po’ gli elementi liquidi (il miele apporta acqua) e cuocere a calore moderato e più a lungo perché si caramella a temperatura inferiore.