Alimentazione artificiale monoflora
Uno studio effettuato da ricercatori mediante un’alimentazione artificiale (Winston et al. 1983) ha dimostrato una maggiore longevità per le api alimentate da polline prodotto da piante mellifere. Le api che impiegano il polline di Taraxacum officinale è stato comprovato che la loro vita è aumentata di 6,4 giorni rispetto a quelle api che vengono normalmente alimentate mediante l’impiego di zucchero.
Una dieta che allunga la vita
Così accade anche per il polline di Rubus sp. (Rovo) e Populus (Pioppo) in cui la vita dell’ape è incrementata di circa 28 giorni.
Con questo studio specifichiamo però che una dieta monoflora per le nostre amiche api può provocargli carenze come accade agli esseri umani se alimentati ogni giorno di sola verdura o sola carne. Prendendo in esame il tarassaco, gli studiosi hanno scoperto che le api hanno una minore probabilità di successo ad accrescere la covata in quanto tale polline è un alimento incompleto di amminoacidi.
Questi ultimi sono necessari alla produzione di proteine e sono ad esempio: l’arginina, l’isoleucina e leucina (https://www.greenme.it/spazi-verdi/clorofilla/2849-il-segreto-del-polline-di-tarassaco-e-le-api).
In conclusione le api per stare in salute, come è valido per l’uomo, hanno bisogno di una dieta ricca e varia di cibi più o meno nutrienti.